Buongiorno!
Siamo Andrea.
D, Davide, Massimiliano, Gianluca, Serena, Roberto. B., Roberto. S, Andrea M., Emanuele,
Alessio, Matteo, Daniele, Kate Rose, Karla, Mattia, Cinzia, Alessandra,
Gabriel C., Gabriel M. tutti gli alunni
della fantastica classe Prima I dell’ “Istituto Comprensivo Borgoncini
duca", plesso Sacchetti.
Il
nostro plesso ha un’architettura molto particolare ma ciò che più ci piace
dell’edificio in cui ci rechiamo tutti i giorni per ben otto ore di lezione, è
il giardino
La nostra scuola |
Il nostro giardino
E proprio in
giardino comincia la storia di questo blog…
Durante la pausa della mensa eravamo in cortile a giocare: acchiapparella, nascondino, corsa ad ostacoli… il solito elenco; ad un tratto la nostra attenzione è stata richiamata da quei piccoli frutti verdastri di cui due giovani alberi argentei erano carichi: dimensioni e consistenza ideali per un lancio mirato addosso ai compagni! Così abbiamo cominciato a tirarci le olive, raccogliendole da terra e staccandole dai rami. Puntuale e immediato è arrivato il richiamo dei nostri insegnanti: non solo il gioco era pericoloso ma stavamo anche insultando uno degli alberi più importanti della nostra storia, un simbolo dell’Italia e dell’intero Mediterraneo. Nei giorni a seguire abbiamo cominciato a guardare questi bellissimi alberi carichi di olive con occhi diversi e la voglia di raccoglierle era tantissima.
D’accordo con
i professori sono iniziate le operazioni di raccolta. Abbiamo impiegato più
di due ore a raccogliere tutti i frutti
e anche se è stato faticoso, ci siamo divertiti molto.
Ma il lavoro era solo agli inizi, le olive erano amarissime e per renderle commestibili bisognava procedere con altre importanti operazioni. Nei giorni seguenti le abbiamo punzecchiate con aghi che abbiamo portato da casa e poi le abbiamo messe in delle bacinelle completamente sommerse d’acqua.
Ma il lavoro era solo agli inizi, le olive erano amarissime e per renderle commestibili bisognava procedere con altre importanti operazioni. Nei giorni seguenti le abbiamo punzecchiate con aghi che abbiamo portato da casa e poi le abbiamo messe in delle bacinelle completamente sommerse d’acqua.
Quotidianamente,
a turno, uno di noi le lavava e cambiava l’acqua. Di tanto in tanto
assaggiavamo l’acqua e solo dopo tre settimane questa non era più amara. Le
olive erano pronte per essere messe nei barattoli!
Ognuno di noi
ha portato il suo barattolo, abbiamo preparato la salamoia (acqua e sale) e poi
ci abbiamo messo le olive.