Atena
e Poseidone
La
contesa per l’Attica
Atena e Poseidone, vaso a figure rosse |
Il
Fato aveva predetto che l’Attica sarebbe
diventata la regione più forte ricca e importante di tutta la Grecia e così
gli dei decisero di insediarsi nelle città, dove
ognuno di loro avrebbe avuto il suo culto personale. Poseidone per primo si
recò in Attica, vibrò un colpo di tridente in mezzo all’Acropoli e fece
apparire una fonte di acqua salata. Dopo di lui venne Atena che piantò un ulivo simbolo di pace e
fertilità.
Athena Giustiniani, copia romana della statua greca di Pallade Atena, Musei Vaticani |
Scoppiò una contesa perché nessuno
dei due dei voleva cedere la città all'altro e Zeus, che non era riuscito a riconciliarli,
decretò che la scelta del dio protettore spettasse ad un tribunale composto
da tutte le divinità olimpiche. Poseidone
e Atena si presentarono dunque davanti al tribunale divino, Zeus non espresse
parere, ma mentre tutti gli dei maschi appoggiavano Poseidone, le dee si
schierarono dalla parte di Atena. Così per un voto di maggioranza, Atena ottenne
di governare sull'Attica poiché aveva fatto a quella terra il dono migliore: la
pace. Poseidone, furibondo, inviò un’inondazione che ricoprì la pianura.
Secondo un’altra versione del mito, Poseidone avrebbe
offerto in dono il primo cavallo, simbolo di guerra e potenza.
Il racconto della disputa rappresenta la giustificazione mitologica del
dominio di Atena sulla capitale dell’Attica, ma sottolinea anche l’importanza
che fin dall’origine ebbe l’ulivo nell’economia di questa terra.
L'acropoli di Atene |
Il Partenone |
La contesa tra Atena e
Poseidone per il dominio dell’Attica è raffigurata nel frontone occidentale del
Partenone, il tempio dedicato ad Atena che sorgeva sull’acropoli della città.
Il fregio che corre su tutti e quattro i lati del tempio rappresenta
la solenne processione che si teneva ogni quattro anni in occasione delle Panatenee, feste solenni che
si svolgevano alla fine di luglio nel giorno della nascita della dea e comprendevano i giochi panatenaici.
Particolare del fregio del Partenone |